1 Maestro di Miseglia – attivo dalla fine secolo XV e gli inizi secolo XVI
Questo particolare gruppo di immagini marmoree, rintracciate fino ad oggi in un vasto territorio che va da Carrara a Fivizzano e si spinge fino a Camaiore, costituisce un lontano antefatto delle maestà delle quali si occupa essenzialmente questo sito. Piero Donati colloca questo materiale “dopo il 1466, anno in cui Pietro di Guido da Torano firma in volgare corsivo il probabile S.Bernardino “ ( vedi scheda Carrara n° 815 ) le caratteristiche formali che pur nella loro assoluta semplicità stilistica accomunano le immagini riconducono alla mano di un unico lapicida che è stato denominato “Maestro di Miseglia “ dalla prima lastra rintracciata; i caratteri che ci hanno guidato al riconoscimento sono rappresentati da testa massiccia con lineamenti essenziali, mani molto grandi, panneggio semplificato e rigido delle vesti e in particolare – da una acuta osservazione di Donati – da caratteristici piedi calzati, normalmente appuntiti e divergenti nelle raffigurazioni in postura “stante” e simbolicamente in movimento nella raffigurazione del pellegrino Giacomo, a ciò si aggiunga una resa sempre simile delle aureole e in alcuni casi la presenza di una raggiera attorno alla figura di foglie lanceolate. Queste immagini, che precedono di oltre un secolo la comparsa delle maestà nei nostri territori, rappresentano un segno, di grande interesse, del gusto di porre sulle vie e sulle case un’immagine sacra in marmo e queste modeste committenze a modesti maestri anticipano valorosamente la via luminosa che le maestà percorreranno nei secoli a venire.