Compianto sul Cristo Morto
Con questo nome si identifica un soggetto dell’arte cristiana divenuto popolare e diffuso a partire dal sec. XIV.  Viene rappresentato Gesù dopo la sua deposizione dalla Croce e prima della Sua collocazione nel sepolcro. I personaggi presenti sono gli stessi che assistono alla Crocifissione a alla morte del Cristo: la Madonna, San Giovanni Evangelista, la Maddalena, le pie donne, Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo, non necessariamente compresenti

Cristo (senza particolari attributi)
Si identifica in questo modo l’immagine di Gesù – in busto o a figura piena – priva di particolari attributi identificativi e non inserita in alcun contesto riconoscibile

Cristo Redentore
Nel teologia cristiana Gesù è a volte indicato come Redentore. Questo si riferisce alla salvezza che si crede egli abbia operato, e si basa sulla metafora della redenzione, o “riscatto”: con il suo sacrificio le forze mortali del male sono vinte, il peccato è perdonato, la contaminazione purificata e la nuova esistenza come amati figli adottivi di Dio è resa possibile.

Cristo risorto 
La resurrezione di Cristo è l’evento centrale della narrazione dei Vangeli e degli altri testi del Nuovo Testamento: secondo questi testi, il terzo giorno dalla sua morte Cristo risorse lasciando il sepolcro vuoto e apparendo ad alcune discepole e successivamente anche ad altri apostoli e discepoli. Per il Cristianesimo questo evento è principio e fondamento della fede

Croce
Si intende la rappresentazione della croce in assenza del Cristo e di altre figure

Crocifissione
La Crocifissione occupa un posto centrale nella religione cristiana e la sua rappresentazione nella produzione dell’arte sacra nel corso dei secoli verrà declinata in numerose varianti a seconda delle diverse sensibilità artistiche e delle modalità interpretative della religiosità del periodo. Nelle maestà la rappresentazione delle figure che assistono all’evento della morte in croce di Gesù riguarda in prevalenza la Madonna velata e affranta a lato della croce, Maria Maddalena coi capelli sciolti che prostrata ai piedi della croce abbraccia le gambe del Cristo, San Giovanni Apostolo raffigurato come un giovane in tunica con i capelli fluenti o la testa  scoperta, singolarmente o in compresenza. Occasionalmente vengono rappresentate anche altre figure: Santi o semplici devoti e in rare occasioni le Anime Purganti.

Crocifisso
A partire dal medioevo le connotazioni essenziali del Crocifisso si uniformano nella rappresentazione di Gesù con le braccia aperte inchiodate sui bracci laterali della croce, le gambe incrociate con i piedi uniti trafitti dal chiodo, il capo reclinato coronato di spine e la presenza del perizonium alle reni: così viene raffigurato Gesù Crocifisso anche nelle maestà come rappresentazione dell’atto conclusivo della Passione senza la compresenza di altre figure.

Gesù Bambino tra San Giovanni Battista e la Vergine
Diversamente dalle tradizionali immagini rappresentate nelle maestà e assai frequenti dove il Bambino è tra le braccia della Vergine e nella scena appare il piccolo Giovanni, futuro Battista, ma quasi suo coetaneo, in questa particolare iconografia appare il Bambino Gesù fra sua Madre e un Giovanni Battista completamente adulto già in abiti di eremita

Passione di Gesù

Vir Dolorum – l’Uomo dei Dolori
Si tratta della rappresentazione della sofferenza del Cristo attraverso le sue piaghe ed in alcuni casi degli strumenti della Passione, destinata – prevalentemente nel secolo XV – alla meditazione e devozione privata. Questa particolare pratica devozionale praticamente scompare nei secoli successivi

Volto Santo di Lucca
Il Cristo crocifisso presenta caratteristiche iconografiche particolari: testa coronata, lunga veste manicata, quattro chiodi su di una croce rinforzata nella parte posteriore da un lungo arco (nimbo) che inscrive la croce stessa senza mai chiudersi, il calice sotto il piede destro, con o senza angioletti.  Gesù è sempre rappresentato abbastanza anziano.