Tratte dai quattro vangeli canonici

I Vangeli sono testimonianze che raccontano la vita e la predicazione di Gesù di Nazareth. La parola “vangelo” deriva dal greco εὐαγγέλιον, che arriva all’italiano attraverso il latino evangelium e significa “lieto annunzio”, “buona notizia”, “buona novella”. Nell’arco di diversi secoli furono composti numerosi testi designati come “vangeli”, sebbene di genere letterario diverso. Alcuni di essi, diffusi nei primi secoli di vita della comunità cristiana, sono andati persi, divenendo noti solo per la citazione della loro esistenza in opere successive alla loro composizione; parte di questi sono stati riscoperti grazie ai ritrovamenti archeologici a partire dal XIX secolo.
Dal 2° secolo in poi il termine vangelo indica un’opera scritta che narra la vita di Gesù e il suo insegnamento; in questa stessa epoca fu anche stabilito quali Vangeli fossero canonici, cioè risalenti all’insegnamento degli apostoli, mentre tutti gli altri Vangeli che circolavano furono definiti apocrifi (cristianesimo). I quattro Vangeli canonici furono scritti da apostoli di Gesù (nel caso di Matteo e Giovanni) o da persone vicine agli apostoli di cui raccolsero la testimonianza (nel caso di Marco e Luca). Tre Vangeli (Matteo, Marco e Luca) sono molto simili tra loro e per questo sono chiamati sinottici, un termine derivante dal greco e che significa «che si possono guardare assieme».  Tutti gli altri vangeli vennero considerati “apocrifi”.

Abbiamo elencato le scene tratte dai vangeli vangeli canonici on ordine cronologico.  Alcuni di questi eventi sono citati in due, tre o anche in tutti i vangeli: in questo caso ne abbiamo indicato solamente uno.

Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta
Vangelo di Luca (39-45): ‘In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta….’
E’ la visita che Maria, dopo l’annuncio dell’arcangelo che sarebbe diventata madre, fa alla cugina Elisabetta che è in gravidanza avanzata e anche in età avanzata. Da Elisabetta nacque, poco prima di Gesù, S. Giovanni Battista

Annunciazione
Vangelo di Luca ( 1, 26-38)  ‘L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria’…’
La scena dell’Annunciazione è sempre rappresentata in un interno; sullo sfondo può essere raffigurata una tenda drappeggiata.  E’ presente la Vergine quasi sempre su inginocchiatoio (nelle maestà è considerata insolita l’assenza dello stesso) davanti ad un libro aperto (il libro di Isaia).  Può essere velata o a capo scoperto come le donne non sposate.  Di fronte l’Arcangelo Gabriele le porge il giglio e molto spesso indica con la mano la Colomba, sempre presente in alto, che diffonde sulla scena i raggi della grazia. In rare rappresentazioni compare Dio Padre; talvolta figure di Santi presenziano all’Annuncio.

Natività
Vangelo di Luca (2,1) ‘In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.
E’ la rappresentazione della Sacra Famiglia in una grotta o in una capanna. La scena è arricchita di altri personaggi celesti e non, come il bue e l’asinello, poi contadini, artigiani, donne, case, mulini, anche interni di case stesse od officine. I personaggi sono orientati verso la capanna o grotta fino all’arrivo dei Magi, e allora da quel momento di parla di adorazione. La raffigurazione della natività è molto antica e proviene per la maggior parte dai Vangeli.

Adorazione dei pastori
Vangelo di Luca (2, 8-14) C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia».  (…) (I pastori) andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Al momento della nascita di Gesù a Betlemme alcuni pastori vengono avvertiti dell’avvenimento da un angelo e si recano ad adorare il neonato.

Fuga in Egitto e Riposo durante la fuga in Egitto
Vangelo di Matteo (2,13-14) ‘Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta.’
La fuga in Egitto del bambino Gesù e della sua famiglia, a causa della persecuzione ordita da Erode, è raccontata nella parte iniziale del Vangelo di Matteo, chiamata comunemente “Vangelo dell’infanzia”. Il fatto prende l’avvio da un avvertimento provvidenziale che Giuseppe riceve in sogno.
La narrazione ci informa poi che la Santa Famiglia rimase in Egitto fino alla morte di Erode. L’Egitto rappresentava il luogo di rifugio più immediato per coloro che scappavano dalla tirannia del re di Giudea.

Battesimo di Gesù
Vangelo di Luca (3,21-22) ‘Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto».’
E’ una rappresentazione anche questa limitata nelle maestà.  Fa riferimento a quando Gesù, già adulto, viene battezzato nelle acque del Giordano da S. Giovanni Battista  che con una mano versa l’acqua e con l’altra regge una croce al quale è legato un filatterio sul quale è scritto, generalmente, “Ecce Agnus Dei”

Presentazione di Gesù al Tempio.
Vangelo di Luca (2, 22-24) ‘Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore’
Come prevedeva la legge ebraica per tutti i maschi primogeniti, quaranta giorni dopo la nascita il piccolo Gesù fu portato al Tempio di Gerusalemme per essere offerto a Dio

Gesù fra i Dottori
Gesù dodicenne si intrattiene nel tempio di Gerusalemme con i dottori della Legge, massime autorità religiose della chiesa ebraica, all’insaputa dei genitori che lo ritrovano dopo tre giorni nel Tempio mentre parla con loro e li interroga. Evento questo descritto nel Vangelo di Luca e che rappresenta l’ultimo riferimento alla prima parte della vita di Gesù bambino e fanciullo.

Orazione nell’orto degli ulivi
Vangelo di Marco (26, 36-46) ‘Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare».’
Episodio della vita di Gesù riportato con precisione dal vangelo di Giovanni: dopo l’ultima cena Gesù si ritira in meditazione e preghiera con gli apostoli in un luogo chiamato Getsemani  dove si trovava un uliveto ed un frantoio, fuori delle mura di Gerusalemme: in questo  luogo avviene il doloroso raccoglimento di Gesù consapevole della sua prossima morte.  Qui viene arrestato

Coronazione di spine di Gesù
Vangelo di Giovanni (19,2-3) ‘E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un manto di porpora; si accostavano a lui e dicevano: “Salve, re dei Giudei!” e lo schiaffeggiavano.’
La corona di spine è la corona con cui, secondo i testi sacri, fu incoronato Gesù, poco prima della sua condanna a morte, per mano dei soldati romani. I soldati si divertirono a umiliarlo rivestendolo di un mantello purpureo e facendogli impugnare una canna nella mano destra per ridicolizzare la rivendicazione della sua regalità, e si presero gioco del condannato inscenando la beffarda adorazione di un re, che salutarono con una formula derisoria.

Passione di Gesù
Vangeli di Luca (capitoli 22 e 23). di Matteo (26 e 27), di Marco (14 e 15), di Giovanni (18 e 19)
Con Passione di Gesù si intendono gli eventi subiti da Gesù nei suoi ultimi giorni di vita, culminati con la sua morte in croce. Insieme all’Incarnazione e alle successive Risurrezione e Ascensione, costituisce uno dei misteri centrali del cristianesimo.

Flagellazione di Gesù
Vangelo di Matteo (27, 26) ‘Allora (Pilato) rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.’
Episodio della vita di Gesù, riportato da tutti i Vangeli, in cui si narra della fustigazione di Gesù che secondo l’uso romano veniva applicata con l’uso di strumenti particolarmente cruenti atti a provocare terribili lacerazioni e fratture.

Madonna ai piedi della Croce
Vangelo di Giovanni (16, 25-27) Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». 
Questa rappresentazione  – descritta dall’Evangelista Giovanni a sua volta presente alla crocifissione – ricorda la presenza della Madonna ai piedi della croce durante il martirio, l’agonia  e la morte di Gesù,   La Madonna è mostrata in piedi della croce avvolta nel velo, profondamente afflitta e dolente, a volte sostenuta dalle pie donne.

Crocifissione
Vangelo di Marco (15, 24-28) ‘Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo’
In alcuni casi è rappresentato semplicemente Cristo in croce.   Altre volte è presente un insieme di vari personaggi: la Madonna, Maria Maddalena che abbraccia la croce e le gambe del Cristo, Sant’Antonio di Padova, S. Giovanni Battista.  In alcuni casi abbiamo trovato rappresentati S. Carlo Borromeo, S. Bartolomeo, S. Sebastiano.

Deposizione dalla Croce
Vangelo di Giovanni (19, 38.42) Dopo questi fatti, Giuseppe d’Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei (…)  andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo (…) e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com’è usanza seppellire per i Giudei. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.
Rappresenta il penultimo episodio della Passione, dopo la morte di Gesù e prima della sua sepoltura; l’episodio così come riportato dai Vangeli parla di Giuseppe d’Arimatea e di Nicodemo come di coloro che provvidero a staccare Cristo dalla croce e a deporlo a terra. Sono menzionate altre figure come Maria Maddalena e la Madonna.  Nelle maestà sono sempre visibili Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo che con l’ausilio di una lunga scala e di fasce di sostegno calano con cura dalla croce il corpo di Gesù mentre la Madonna cade in deliquio dal dolore e viene sostenuta da una donna velata, forse una delle tre Marie. Maria Maddalena è  presente all’evento e sostiene le gambe di Gesù durante la deposizione.

Risurrezione di Gesù
Vangelo di Marco (16, 1-20) ‘Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere. Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.’
Il terzo giorno dalla sua morte in croce Gesù risorse lasciando il sepolcro vuoto e apparendo inizialmente ad alcune discepole e quindi anche ad altri apostoli e discepoli. Per il Cristianesimo l’evento è il principio e fondamento della fede, ricordato annualmente nella Pasqua e settimanalmente nella domenica. La tradizione cristiana considera l’evento della risurrezione di Gesù come evento miracoloso e fondamentale nella Storia.  Narrano l’evento tutti e quattro i vangeli canonici.

Ascensione di Gesù
Vangelo di Luca (24, 50-53) Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Rappresenta l’ultimo atto della vita terrena di Gesù che si conclude con la Sua ascesa al cielo, avvenuta, secondo gli Atti degli Apostoli, 40 giorni dopo la sua risurrezione.  Per questo l’Ascensione, che è festività religiosa, è normalmente collocata 40 gg dopo la Pasqua.  Si tratta di una celebrazione molto antica della quale si ha notizia a partire dal IV secolo.