Iconografia:Santo in abiti francescani sta inginocchiato tiene il busto la testa reclinati all'indietro alzando verso il cielo il braccio destro
Classificazione:Beato Ambrogio da Milano
Tipo:Maestà
Data stimata:sec. XVII ?
Stato di conservazione:bordi sporchi di malta; presenza di microorganismi, specie nella parte inferiore e nei sottosquadri
Osservazioni:Non è da trascurare la possibilità che il francescano effigiato come San Francesco stigmatizzato sia Ambrogio da Massa (Marittima), morto a Orvieto nel 1240 e da subito considerato santo dalla popolazione. Però la pratica per la sua canonizzazione - analizzata in uno studio di Letizia Pellegrini rintracciabile in rete - non andò a buon fine. Il committente e il lapicida potrebbero aver sciolto in favore di Milano una M abbreviata. Sembra una lastra seicentesca rilavorata. In particolare la soluzione della gamba destra sembra ottenuta con asportazione di materia. La data 1914 potrebbe essere quella della rilavorazione. (P. Donati)
Per Approfondimenti:OA 0800367652 - cfr. Anna Mavilla - Le maestà dell'Alta Val Parma e Cedra, n. 3732. La Mavilla afferma che L'immagine dovrebbe raffigurare Sant’Ambrogio, ma l’atteggiamento di estasi e la presenza del saio francescano e della tonsura fanno propendere verso l’identificazione nella persona del Beato Ambrogio da Milano francescano. Il culto di Ambrogio da Milano in questo ambito territoriale è da ricondursi, secondo la tradizione orale, alla devozione di famiglie di emigranti locali che stagionalmente si recavano nel Milanese e nel Bergamasco a prestare la loro opera, colà richiamati dal fervore delle attività tessili. - https://scn.caiparma.it/schede/maesta-beato-ambrogio-da-milano-corniglio-loc-pugnetolo/ - cfr. Rapetti/Fallini - pag. 88 n. 3.10
Data del rilevamento:18/04/2022
Rilevatore:Luciano Callegari